sabato 28 marzo 2015

Buon lavoro, Papa Francesco !




Da pochi giorni, il tredici marzo, si è festeggiato il compleanno del pontificato di Papa Francesco . Un compleanno con sorpresa, direi, ha portato in dono l’annuncio di un Giubileo speciale che avrà come tema la Misericordia.
Un anno, questo, vissuto da Papa Francesco con la missione di affermare un nuovo stile nel modo di condurre la Chiesa Cristiana Cattolica nel nuovo secolo. Il Pontefice ha reso noto da subito che il cambiamento della sua conduzione partiva dal modo di porsi ed agire in merito alla forma nella quale si esprimeva la Chiesa di Ieri, proponendo invece una Chiesa di oggi che diventi essenziale, austera, risoluta, una Chiesa nella quale la priorità sia di dedicarsi agli ultimi. Non più una Chiesa per le élite dei soliti Movimenti Laicali noti, quali CL, Opus Dei, Legionari di Cristo, Azione Cattolica, tra gli altri ..... : in lotta tra loro da sempre, arrogandosi il diritto di imprimatur nell'emettere patenti del Cristiano D.O.C.
Francesco vuole una Chiesa inclusiva che tiene conto che i Fedeli tutti sono peccatori, che nel peccato vivono una sofferenza dalla quale Dio assolve, che il Pastore ha il dovere di accogliere il Fratello che si trova in questa condizione, oltre che di proteggerlo e confortarlo. Nei vari incontri con i Gruppi laicali il Papa ha voluto mandare un messaggio chiaro: non si farà dimettere dai Movimenti o da una certa stampa clericale, come è avvenuto per Benedetto XVI.



Questo Papa, forte, ha tracciato un nuovo profilo della conduzione dello Stato Vaticano, un attore Internazionale di primo piano con una Diplomazia incisiva. Questa Diplomazia in un anno porta a casa la gestione in solitudine dell’accordo storico USA – Cuba , per l’annullamento dell’embargo. Uno Stato, quello Vaticano,  che ha messo in atto una riforma per la trasparenza bancaria, la quale ha portato il risultato della cancellazione da parte del Sistema Finanziario Mondiale della pregiudiziale di non trasparenza. La riforma dello IOR e delle Istituzioni finanziarie collegate, fortemente voluta da Papa Francesco nel primo semestre del Suo Pontificato, ha questa ricaduta positiva: la puntualizzazione che i rapporti tra Stato Vaticano e Stato Italiano sono paritetici , non subalterni, e  il Vaticano non è un quartiere di Roma. Il Papa è una guida spirituale ma anche un Monarca elettivo, con funzioni di Capo di Stato.
La seconda parte del Sinodo dei Vescovi, che avrà come tema la Famiglia, si terrà in clima giubilare; le tematiche sulle quali si dovranno esprimere i Vescovi sono di carattere dottrinale, in merito a due Sacramenti: la Comunione e la Confessione. Se il risultato finale fosse uno spostamento verso l'accoglimento della direzione auspicata dal Pontefice, questo consentirebbe l'avvio di un autentico cammino di dialogo e di unificazione delle grandi Confessioni della Chiesa Cristiana esistenti nel Mondo . Se questo scenario auspicabile si dovesse configurare, sono convinto che si aprirebbe una "Porta Santa", capace di portare ad un nuovo Concilio, dove verrebbero riformate le modalità dei riti, come avvenne nel Concilio Vaticano II, oltre che la giurisprudenza Pontificia e le relative norme che regolano la vita della Chiesa. Papa Francesco dice che il suo Pontificato potrebbe non essere lungo, io penso che si riferisca ad un tempo necessario per vedere realizzato questo cammino. Anche il precedente Concilio, con la grande riforma che portò in dote,  fu scandito da due Papati. Un Pontefice che viene dall'altra parte del Mondo, che è un Gesuita, sceglie il nome di Francesco e adotta un metodo Benedettino per il suo stile di vita: che dire, se non che è un capolavoro dello Spirito Santo Paraclito, il quale ha operato nel Conclave portando lo strumento di rinnovamento della Chiesa  quando era necessario, e che ha ispirato il coraggio di Benedetto XVI nel rassegnare le Sue dimissioni. Caro Papa Francesco, come ci esorti a fare, prego per te ogni giorno.

Un caro saluto a tutti e un augurio per una felice Domenica delle Palme

da ELLEBASTA.

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