Siate affamati. Siate folli.
Questo è l’unico pezzo che pubblicherò
oggi; ho riletto " siate affamati, siate folli", il testo di questo visionario, pazzo, despota, bandito,
egoista. Queste erano le qualità di questo Uomo innovatore. Leggete le sue biografie, tutte concordano
con il più profondo disprezzo: che queste sopra citate erano le sue sole
riconosciute qualità.
Io questa notte, voglio raccontarvi un’altra storia,
un racconto breve che mi fa pensare che l’innovazione derivi dalla curiosità,
dall’analisi, dalla capacità di porre riordino.
La novità che vi dimostrerò; ognuno di Noi il futuro lo tiene in mano ,
basta alzare lo sguardo e si trova li sulla nostra testa. Quando cercate un
quadrifoglio nel campo, il vostro sguardo analizza l’ovvio del campo, per cogliere una modifica genetica che rende
unico quel trifoglio, la rarità sta nel difetto delle quattro foglie che gli
appartengono a quell’unico quadrifoglio. Steve, ha fatto di una forma nota da
secoli la partenza della sua fortuna. I font, la sua scommessa vinta è stato
mettere nella disponibilità dell’ utente il proprio stile ( dell’utilizzatore ) di
scrittura rendendo disponibile una raccolta di caratteri infinita, ma
questi “segni” non erano suoi se ne è appropriato, li ha riordinati, li ha
nominati, alcuni modificati e ne ha fatto un prodotto vincente. La partenza
della sua fortuna. So che Steve, è stato alcune volte nei suoi viaggi in un
posto a me noto, l’Abbazia di Nonantola. In questo luogo nel 1300 esisteva uno
dei più ricercati scriptorium della storia, il Monastero era retto da Monaci
Benedettini, nel maggior suo splendore risiedevano qui oltre 1000
Monaci. Sono custoditi a Nonantola ancora codici preziosissimi, altri
manoscritti frutto della produzione dei Monaci sono conservati in altri
Monasteri Europei, Biblioteche, Collezioni private. Stive quando si è recato a
Nonantola ha potuto ammirare un altro “prodotto” uscito dalla maestria di
questi Monaci oltre i font che creavano, il primo pentagramma, un’invenzione
Nonantolana. Secoli prima Dante Alighieri ragazzetto trascorreva nel Monastero
le estati, e qui iniziava la scrittura delle sue prime opere giovanili. Anche
lui anni dopo riordinando le idee scrive la “Divina Commedia” . Che inizia a comporre a Nonantola . Io ho un
pensiero non sulla coincidenza dei luoghi, ma su chi vive nei luoghi, l’ingenio
di osservare, analizzare, riordinare, produrre innovazione; questa terra non la
perderà più. Secoli dopo, nascono qui vicino i poli industriali di eccellenza più
importanti al mondo: della maglieria ( Carpi ), del biomedicale ( Mirandola ), dell’auto
( Modena, Maranello, S. Agata ), della ceramica ( Sassuolo ). I protagonisti di queste imprese imprenditoriali, esseri umani che come Steve,
avevano esattamente i suoi pregi quelli citati prima, da questi apparenti disvalori
ne hanno creato benessere per se e per gli altri. Io ho avuto la fortuna di
conoscere molti degli Uomini che hanno costruito questi miracoli economici, di tutti
potrei fare lo stesso profilo, il successo e il genio ha quindi dei segni
distintivi.
Dove manchiamo oggi per progredire ?
Non esistono più i maestri che
sanno: individuare i futuri geni con curiosità, dall’analisi, dalla capacità di
porre riordino ovvero di fare selezione tra i propri studenti. Gli strumenti
della cultura debbono essere a disposizione e nelle disponibilità di tutti. La
possibilità di approfondire e seguire la propria vocazione emancipandosi va
riservata solo a chi lo merita per quella dote / talento innato che è il
genio. Abbiamo bisogno di insegnanti: visionari, pazzi, despota, banditi,
egoisti e che sappiano motivare il genio quando lo incontrano. Una
responsabilità enorme per la scuola e per gli insegnanti, che nell’ultimo
secolo, abbagliati dalle varie: correnti di pensiero, metodi, ideologie, anno
buttato al macero milioni di “quadrifogli” avendo evocato a se la
responsabilità della decadenza: intellettuale / scientifica, morale, economica,
sociale, che stiamo attualmente vivendo.
Vorrei essere la musa del disincanto, di tanti amici che insegnano nelle scuole
e università Italiane. Steve, ci ha insegnato che per produrre benessere non è
necessario essere buoni d’animo, bisogna altresì essere capaci e avere voglia,
in questo la fame aiuta. So che con questo scritto non mi farò molti amici, ma
non mi importa, è lo scritto di un folle, solitario, affamato.
Di seguito a questo sproloquio trovate il testo
originale del discorso di Steve, sempre un grande discorso anche riletto a
distanza di tempo. Auguro a tutti una buona domenica, Luca.
Stanford
Report, 14 giugno 2005 –
Questo è
il testo del discorso di Steve Jobs, capo di Apple Computer e Pixar Animation
studio, in occasione della consegna dei diplomi celebratasi il 12 giugno 2005. –
- Sono onorato di essere con voi oggi, per la vostra
laurea in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato.
Ad essere sincero, questo è la cosa più vicina ad una laurea, per me. Oggi
voglio raccontarvi tre storie che mi appartengono. Tutto qui. Niente di
particolare. Solo tre storie. La prima storia parla di unire i puntini. Ho
smesso di frequentare il Reed College dopo i primi 6 mesi, ma gli sono rimasto
attorno per altri 18 mesi prima di lasciarlo definitivamente. Perchè lo feci?
Tutto cominciò prima che nascessi. Mia madre biologica era una giovane
studentessa universitaria nubile e decise di darmi in adozione. Sentiva nel suo
cuore che io dovessi essere adottato da un laureato, così venne preparata la
mia adozione, alla nascita, per un avvocato e sua moglie. Solo quando vidi la
luce questi decisero all'ultimo momento di desiderare una bambina. Quindi i
miei genitori, che erano in lista d'attesa, vennero chiamati nel mezzo della
notte da una voce che chiedeva: "Abbiamo un bambino indesiderato, lo
volete?" Essi dissero: "Certo". Mia madre biologica scoprì in
seguito che mia madre non si era mai laureata a che mio padre non aveva neanche
il diploma di scuola superiore. Rifiutò di firmare i documenti per l'adozione.
Accettò, riluttante, solo qualche mese dopo quando i miei genitori promisero
che un giorno sarei andato all'università. 17 anni dopo andai all'università.
Ma ingenuamente scelsi un istituto universitario costoso quanto Stanford, e
tutti i risparmi dei miei genitori lavoratori furono spessi per la retta. Dopo
sei mesi non riuscivo a vederne l'utilità. Non avevo idea di cosa fare nella
vita e nessun indizio su come l'università avrebbe potuto aiutarmi a capirlo.
Così spesi tutti i soldi che i miei genitori avevano risparmiato in un'intera
vita di lavoro. Decisi di non seguire il piano degli studi obbligatorio,
confidando nel fatto che tutto si sarebbe sistemato. Ero molto spaventato da
quella decisione, ma col senno di poi, sarebbe stata una delle migliori
decisioni che avessi mai preso. Nel momento in cui scelsi un piano di studio
personalizzato avevo la possibilità di ignorare le lezioni che non mi
interessavano e di scegliere quelle che mi apparivano più interessanti. Non era
per niente romantico. Non avevo una stanza al dormitorio, così dormivo sul
pavimento in stanze di amici. Restituivo i vuoti di cocacola per i 5 centesimi
di deposito, ci compravo da mangiare, e mi facevo più di 10 kilometri a piedi
attraverso la città, ogni domenica notte, per avere un pasto a settimana al
tempio Hare Krishna. Che bello. Tutto quello in cui inciampai semplicemente
seguendo la mia curiosità ed il mio intuito si rivelarono in seguito di valore
inestimabile. Per esempio: il Reed College all'epoca offriva quello che era
probabilmente il miglior corso di calligrafia del paese. In tutto il campus,
ogni manifesto, ogni etichetta su ogni cassetto, era meravigliosamente scritto
a mano. Decisi di prendere lezioni di calligrafia.
Appresi la differenza tra i tipi di caratteri con
grazie e senza grazie. Imparai l'importanza della variazione dello spazio tra
combinazioni diverse di caratteri. Mi insegnarono quali elementi fanno della
tipografia, una grande tipografia. Era affascinante: si trattava di storia,
bellezza ed arte come la scienza non può catturare. Niente di tutto ciò aveva
la benché minima speranza di una qualunque applicazione nella mia vita. Ma
dieci anni dopo, quando stavamo progettando il primo computer Macintosh, tutto mi
tornò utile. E lo mettemo interamente nel Mac. Era il primo computer che
curasse la tipografia. Se non avessi mai scelto quel corso, al college, il Mac
non avrebbe mai avuto font proporzionali e font a larghezza fissa. E siccome
Windows ha copiato il Mac, è probabile che nessun computer li avrebbe avuti. Se
non avessi scelto di interrompere il piano degli studi obbligatorio non avrei
scelto quel corso di calligrafia ed i personal computer avrebbero potuto non
avere la stupenda tipografia che hanno. Era ovviamente impossibile unire i
puntini guardando al futuro mentre ero al college e capire in cosa si sarebbe
concretizzato. Ma la realizzazione era estremamente chiara, guardar dando alle
spalle, dieci anni dopo. Ve lo ripeto, non puoi unire i puntini guardando al
futuro, puoi connetterli in un disegno, solo se guardi al passato. Dovete
quindi avere fiducia nel fatto che i puntini si connetteranno, in qualche modo,
nel vostro futuro. Dovete avere fede in qualcosa - il vostro intuito, il
destino, la vita, il karma, quello che sia. Questo approccio non mi ha mai
deluso e ha fatto tutta la differenza nella mia vita La seconda
storia parla d'amore e di perdita. Sono stato fortunato - ho
scoperto quello che amavo fare molto presto. Woz ed io fondammo la Apple nel garage
dei miei genitori quando avevo vent'anni. Lavorammo duro, e in 10 anni la Apple
crebbe dai due che eravamo in un garage ad una società da 2 miliardi di dollari
con più di 4000 impiegati. Avevamo appena creato il nostro miglior prodotto -
il Macintosh - un anno prima, e io avevo appena compiuto 30 anni. E fui
licenziato. Come si fa ad essere licenziati dalla compagnia che hai fondato?
Beh, non appena la Apple si espanse assumemmo qualcuno che pensavo fosse molto
capace nel gestire l'aziende con me, e per il primo anno le cose andarono bene.
Ma la nostra visione del futuro cominciò a divergere e alla fine decidemmo di
rompere. Quando ci fu la rottura i nostri dirigenti decisero di stare dalla sua
parte. Così, a trent'anni, ero fuori. E molto pubblicamente. Il centro della
mia vita da adulto era completamente andato, sparito, è stato devastante. Non
ho saputo che pesci pigliare per un po' di mesi. Sentivo di aver deluso la
precedente generazione di imprenditori per aver mollato la presa. Incontrai
David Packard e Bob Noyce per cercare di scusarmi per aver rovinato tutto così
malamente. Fu un fallimento pubblico, pensai addirittura di andarmene. Ma
qualcosa, lentamente, si faceva luce in me. Amavo ancora quello che avevo
realizzato. L'inaspettato e repentino cambiamento alla Apple non avevano
cambiato quello che provavo, neanche un poco. Ero stato rifiutato, ma ero
ancora innamorato. Quindi decisi di ricominciare. All'epoca non me ne accorsi,
ma il mio licenziamento dalla Apple fu la cosa migliore che poteva capitarmi.
Il peso del successo fu rimpiazzato dall'illuminazione di essere un
principiante ancora una volta, con molta meno sicurezza su tutto. Questo mi
liberò e mi consentì di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita.
Durante i cinque anni successivi, fondai una società di nome NeXT,
un'altra di nome Pixar, a mi innamorai di una meravigliosa donna che sarebbe
poi diventata mia moglie. Pixar finì per creare il primo film animato al
computer della storia, Toy Story, ed è ora lo studio di animazione più famoso
al mondo. Apple, con una mossa notevole, acquisì NeXT, io tornai ad Apple, e la
tecnologia che sviluppo con NeXT è oggi nel cuore dell'attuale rinascimento di
Apple. Laurene ed io abbiamo una stupenda famiglia. Sono sicurissimo che niente
di tutto ciò sarebbe accaduto se non fossi stato licenziato da Apple. E' stato
un boccone amarissimo da buttar giù, ma era la medicina di cui avevo bisogno. A
volte la vita ti colpisce in testa come un mattone. Non perdete la fede. Sono
convinto del fatto che l'unica cosa che mi ha consentito di proseguire sia
stato l'amore che provavo per quello che facevo. dovete trovare ciò che amate. E' questo è
tanto vero per il vostro lavoro quanto per chi vi ama. Il lavoro riempirà gran
parte della vostra vita e l'unico modo per essere veramente soddisfatti e
quello di fare quello che pensate sia il lavoro migliore. E l'unico modo per
fare il lavoro migliore e quello di amare quello che fate. Se non lo avete
ancora trovato, continuate a cercare. Non vi fermate. Come tutti gli affari di
cuore, lo saprete quando lo troverete. E, come nelle migliori relazioni,
diventerà sempre migliore al passare degli anni. Quindi, continuate a cercarlo fino a quando non
l'avrete trovato. Non fermatevi. La terza storia parla di morte. Quando
avevo 17 anni, lessi un brano che diceva più o meno: "se vivi ogni giorno
come se fosse l'ultimo, prima o poi lo sarà veramente". Rimasi impresso, e
da allora, per gli ultimi 33 anni, ho guardato nello specchio ogni mattina e mi
sono chiesto: "se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei
veramente fare quello che sto per fare oggi?" E ogni volta che la risposta
fosse "No" per troppi giorni di seguito sapevo di aver bisogno di
cambiare qualcosa. Ricordare che morirò presto è stato lo strumento più
importante che mi ha consentito di fare le scelte più grandi della mia vita.
Perchè praticamente tutto - tutte le aspettative, l'orgoglio, le paure di
fallire - tutte queste cose semplicemente svaniscono di fronte alla morte,
lasciandoci con quello che è veramente importante. Ricordarsi che moriremo è il
modo migliore che conosco per evitare le trappola di pensare di avere qualcosa
da perdere. Siete già nudi. Non c'è nessun motivo per non seguire il vostro
cuore. Circa un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Ho fatto una TAC
alle 7:30 del mattino e mostrava chiaramente un tumore nel mio pancreas. Non
sapevo neanche cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che si trattava
sicuramente di un tipo di cancro incurabile, e che avrei avuto un'aspettativa
di vita non superiore ai 3-6 mesi. Il mio dottore mi consigliò di andare a casa
e di sistemare le mie cose, che è il messaggio in codice dei dottori per dirti
di prepararti a morire. Significa che devi provare a dire ai tuoi bambini ogni
cosa che pensavi di dirgli nei prossimi dieci anni, in pochi mesi. Significa
che devi assicurarti che ogni cosa sia a posto così che sarà la più facile
possibile per la tua famiglia. Significa che devi dire addio. Ho vissuto con
quella diagnosi tutto il giorno. Più tardi, nel pomeriggio, mi è stata fatta
una biopsia. Mi hanno infilato un endoscopio nella gola che è passato per il
mio stomaco ed il mio intestino. hanno messo un ago nel mio pancreas e hanno
prelevato alcune cellule dal tumore. Ero sotto sedativi, ma mia moglie,
che era lì, mi ha detto che quando hanno analizzato le cellule al microscopio i
dottori cominciarono a piangere perchè scoprirono che si trattava di una
rarissima forma di cancro pancreatico curabile con la chirurgia. Sono stato
operato. Ora sto bene. E' stata la mia esperienza più vicina alla morte e spero
che rimanga tale per qualche decennio ancora. Avendola superata posso
finalmente dirvi con più certezza di quando la morte era semplicemente un utile
concetto ma puramente intellettuale: Nessuno vuole morire. Neanche chi vuole
andare in paradiso vuole morire per arrivarci. E nonostante tutto, la morte è
la destinazione che condividiamo. Nessuno vi è mai sfuggito. E così dovrebbe
essere perchè la Morte è probabilmente l'unica, migliore invenzione della Vita.
E' l'agente di cambiamento della Vita. Elimina il vecchio per far spazio al
nuovo. Proprio adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo distante da
oggi, diventerete gradualmente il vecchio che deve essere eliminato. Mi
dispiace essere così drammatico, ma questa è la verità. Il vostro tempo è limitato, quindi non
sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi
intrappolare dai dogmi - che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero
di altri. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui lasci affogare la
vostra voce interiore. E, cosa più importante, abbiate il coraggio di seguire
il vostro cuore ed il vostro intuito. Loro sanno già quello che voi volete
veramente diventare. Tutto il resto è secondario. Quando ero giovane, c'era
un'incredibile pubblicazione chiamata The Whole Earth Catalog, che era
una delle bibbie della mia generazione. Era stata creata da un tizio di nome
Stewart Brand non troppo lontano da qui, a Menlo Park, e la portò alla luce con
il suo tocco poetico. Stiamo parlando dei tardi anni '60, prima dei computer ed
il desktop publishing, quindi era tutta fatta con macchine da scrivere, forbici
e Polaroid. Era una sorta di Google di carta, 35 anni prima della venuta di
Google: era idealistico, e pieno di strumenti utili ed informazioni preziose.
Stewart ed il suo gruppo pubblica molti numeri del Grande Catalogo Mondiale
fino all'ultima edizione. Eravamo a metà degli anni '70 ed io avevo la vostra
età. Sul retro di copertina dell'ultimo numero c'era la foto di una strada di
campagna all'alba, quel tipo di strada sulla quale potreste trovarvi a fare
l'autostop se foste così avventurosi.
Sotto c'erano queste parole "Siate
affamati, siate folli ". Questo era il messaggio di congedo.
Rimanere affamato. Rimanere folle . Me lo sono sempre augurato. Ed ora,
per voi che state per laurearvi, lo auguro a voi.
Siate affamati. Siate folli. Grazie.
Articolo originale in
inglese: "You've got to find what you love," Jobs says