domenica 29 marzo 2015

Netanyahu, EXPO, Merkel, Landini; e io cosa c'entro, scopritelo !









Buona domenica,

sono trascorse due settimane dall'ultimo post pubblicato su “VIRUS”, ed eccoci qua, un anno più vecchio: il 12 marzo ho superato la boa dei 50 anni, un traguardo che non mi ha portato a fare bilanci ma a riorganizzare le mie attività, oltre che a ritrovare l’entusiasmo per un nuovo stile di vita.
In due settimane sono accaduti tanti eventi nel nostro Pianeta, il Mondo è cambiato radicalmente dando alla società segnali di tanti nuovi inizi, ma andiamo con ordine nel focalizzare quanto successo: 
Israele: Benjamin Netanyahu è stato rieletto Presidente dello stato d’Israele, sostenuto dalla destra estrema del suo Paese. Con i Fatti di Parigi aveva dato il primo segnale che la sua strategia politica era cavalcare la spinta di rabbia della popolazione e il clima di insicurezza, dovuto agli attentati terroristici. Un mese dopo si è avuto il suo intervento al Congresso Americano, uno spot elettorale con messaggi alla potente lobbie degli Ebrei Americani, una dichiarazione inaudita di contrasto all'amministrazione Obama lanciata da un luogo simbolo dell’ Unione, una nuova ferita insanabile con il Suo Governo. La Sua campagna elettorale è stata incentrata sulla promessa di aggressione allo Stato Palestinese, con l’impegno di non riconoscerlo mai come Stato. Non commento la gravità di questi fatti , ma cito solo una legge dello stato Ebraico: è fatto divieto alle donne di sposare appartenenti ad altre confessioni religiose. Purtroppo ora paga il pegno la Popolazione di Israele, Mussulmana al 20% (abitanti di serie C ). Se continua questa stupida rigidità, condannata ora anche dalla comunità Internazionale, Israele rischia un futuro di isolamento, creando il pericolo di nuovi conflitti nella Regione.




Iniziano le iniziative EXPO, l’alimentazione ne è il tema. Nei prossimi 40 anni la popolazione mondiale raddoppierà, ma non c’è la possibilità di produrre cibo per tutti: bisogna fare la scelta di un nuovo stile alimentare, basato sulla riduzione degli sprechi, su una nuova dieta, sulla necessità di non convertire l’agricoltura per produrre carburanti (il pieno di un SUV di carburante verde viene prodotto da un terreno con dimensioni sufficienti alla produzione di 250 Kg di grano). Vanno restituiti i terreni alle produzioni alimentari e va riconquistata la coltivazione dei terreni “marginali”, incolti. I nuovi granai del Mondo saranno in America Latina e in Africa, i nuovi signori delle scorte alimentari sono già i Cinesi e gli Indiani, che stanno facendo incetta di proprietà terriere in quei luoghi. La Cina possiede oggi il 40% della produzione del grano americano e in più ha una produzione interna, si sta insediando in Africa e in Brasile per ampliare le sue scorte; ultimato questo progetto neo colonialista, diverrà padrona delle sorti alimentari del Pianeta. Altro e ultimo argomento EXPO, l’acqua: il problema sarà quello di diffondere colture che necessitino di scarsa irrigazione e di preservare le falde dall'inquinamento industriale e dagli scarti delle produzioni agricole. I liquami degli allevamenti animali inquinano tre volte quello che inquina oggi lo scarico industriale. Il cibo e l’acqua saranno i nuovi motivi di conflitto, soppiantando la motivazione del controllo delle risorse di carburante fossile. Come fare a evitarlo? La soluzione è investire in ricerca e sviluppo nell'ambito dell’agricoltura, bisogna farlo ora! EXPO deve evidenziare questi aspetti sul tema dell’alimentazione e lasciare stare i vari “EATALY”, che non sono altro che una vetrina di pochezza provinciale dietro alla quale nascondersi, rispetto ai vitali problemi che vi ho appena esposto.



I Tedeschi sono umani fallibili, la tragedia dell’aereo guidato da un pilota suicida della Lufthansa ha evidenziato i limiti anche di una Compagnia così prestigiosa, che non può sacrificare all'altare del profitto la sicurezza dei cittadini; ciò in nessun ambito delle attività lavorative dovrebbe succedere. Bisogna umanizzare i Tedeschi; se la stampa estera facesse il suo mestiere potrebbe informarci delle storture teutoniche, facendoci scoprire che il Re è nudo. La Frau Cancelliere deve smettere di tenere l’atteggiamento dei suoi Nonni, che speravano di dominare un’Europa di probabili schiavi; un’Europa “germanocentrica” non può più funzionare, se ne faccia una ragione. L’Europa deve essere un Club di Stati nel quale si condividono i valori del rispetto delle Istituzioni, delle Leggi, di una Difesa comune, della sussidiarietà. Un’Europa che diventa corpo unico e interlocutore internazionale credibile, antagonista delle possibili politiche ingiuste “degli altri blocchi”, che vorrebbero imporre un’egemonia economica, culturale e religiosa. Rimane a mio avviso escluso dall'Europa il Regno Unito con il Commonwealth, che ha identità propria nello scacchiere internazionale e che mai abdicherà a questo ruolo di privilegio. 


Maurizio Landini l’ho conosciuto sei mesi fa su un treno nella tratta Roma - Bologna, galeotta la prenotazione: eravamo compagni di viaggio, seduti uno accanto all'altro: tra un selfie e l’altro con i passeggeri che lo riconoscevano, abbiamo conversato del più e del meno. Persona piacevole, le nostre chiacchiere erano queste: l’Articolo 18, la necessità di estendere il reato di corruzione all’ambito dell’impresa privata, l’istituzione per Legge dell’albo dei Lobbisti che esistono ma incassano i loro compensi in nero (le tangenti nel privato), la radiazione dalla politica per chi si è macchiato di reati punibili con pene oltre 2 anni, diverso da una radiazione per condanne subite oltre i due anni. Gli manifestai la mia volontà di fondare un’associazione politica, che doveva avere la funzione di movimento di opinione per tutte le tematiche sociali, un’associazione che poteva promuovere e sostenere candidati politici esterni, ma che - per Statuto - non avrebbe potuto candidare propri iscritti. Un’entità che sarebbe dovuta diventare il “cane mastino” a guardia dell’operato dei candidati eletti precedentemente sostenuti, colmando il vuoto ulteriore della stampa Italiana asservita ai Partiti e filoguidata dagli stessi. Un centro di potere visibile non occulto che si comportasse da lobbie e da promotore di un’azione sociale, prevedendo la messa al bando per Legge di tutte le associazioni di fatto segrete che in modo occulto influenzano la vita politica, sociale ed economica del Paese ( Massoneria, Movimenti laici d’ispirazione religiosa, Club di lobbisti, ecc,). Da due mesi nelle sue dichiarazioni ho percepito alcuni aspetti di questa chiacchierata: in particolare, nell’intervento di ieri in Piazza del Popolo, ho colto la debolezza di non avere ancora scritto un progetto politico chiaro da proporre, né avere pensato al regolamento dell’Associazione, strumento chiave per la buona riuscita di un’operazione di questo genere; una proposta, la sua, che rischia di fallire in quanto annunciata prematuramente, vale a dire prima di avere costruito gli strumenti intellettuali per poterla realizzare. Mi ha fatto piacere che nel suo discorso empatico abbia citato Papa Roncalli, anche se personalmente avrei usato il “discorso alla Luna”.Una convinzione di Landini mi trova in totale disaccordo ed è che l’attenzione per il sociale e per la Cosa Pubblica non è ad esclusivo appannaggio delle sensibilità marxiste. 




Ora vi lascio, con l’augurio che la Domenica delle Palme sia un momento di riflessione sulla pace, sulla sicurezza, sulla fratellanza e sulla serenità, alle quali tutti gli abitanti del pianeta dovrebbero aspirare.
Un caro saluto a tutti, da ELLEBASTA.

sabato 28 marzo 2015

Buon lavoro, Papa Francesco !




Da pochi giorni, il tredici marzo, si è festeggiato il compleanno del pontificato di Papa Francesco . Un compleanno con sorpresa, direi, ha portato in dono l’annuncio di un Giubileo speciale che avrà come tema la Misericordia.
Un anno, questo, vissuto da Papa Francesco con la missione di affermare un nuovo stile nel modo di condurre la Chiesa Cristiana Cattolica nel nuovo secolo. Il Pontefice ha reso noto da subito che il cambiamento della sua conduzione partiva dal modo di porsi ed agire in merito alla forma nella quale si esprimeva la Chiesa di Ieri, proponendo invece una Chiesa di oggi che diventi essenziale, austera, risoluta, una Chiesa nella quale la priorità sia di dedicarsi agli ultimi. Non più una Chiesa per le élite dei soliti Movimenti Laicali noti, quali CL, Opus Dei, Legionari di Cristo, Azione Cattolica, tra gli altri ..... : in lotta tra loro da sempre, arrogandosi il diritto di imprimatur nell'emettere patenti del Cristiano D.O.C.
Francesco vuole una Chiesa inclusiva che tiene conto che i Fedeli tutti sono peccatori, che nel peccato vivono una sofferenza dalla quale Dio assolve, che il Pastore ha il dovere di accogliere il Fratello che si trova in questa condizione, oltre che di proteggerlo e confortarlo. Nei vari incontri con i Gruppi laicali il Papa ha voluto mandare un messaggio chiaro: non si farà dimettere dai Movimenti o da una certa stampa clericale, come è avvenuto per Benedetto XVI.



Questo Papa, forte, ha tracciato un nuovo profilo della conduzione dello Stato Vaticano, un attore Internazionale di primo piano con una Diplomazia incisiva. Questa Diplomazia in un anno porta a casa la gestione in solitudine dell’accordo storico USA – Cuba , per l’annullamento dell’embargo. Uno Stato, quello Vaticano,  che ha messo in atto una riforma per la trasparenza bancaria, la quale ha portato il risultato della cancellazione da parte del Sistema Finanziario Mondiale della pregiudiziale di non trasparenza. La riforma dello IOR e delle Istituzioni finanziarie collegate, fortemente voluta da Papa Francesco nel primo semestre del Suo Pontificato, ha questa ricaduta positiva: la puntualizzazione che i rapporti tra Stato Vaticano e Stato Italiano sono paritetici , non subalterni, e  il Vaticano non è un quartiere di Roma. Il Papa è una guida spirituale ma anche un Monarca elettivo, con funzioni di Capo di Stato.
La seconda parte del Sinodo dei Vescovi, che avrà come tema la Famiglia, si terrà in clima giubilare; le tematiche sulle quali si dovranno esprimere i Vescovi sono di carattere dottrinale, in merito a due Sacramenti: la Comunione e la Confessione. Se il risultato finale fosse uno spostamento verso l'accoglimento della direzione auspicata dal Pontefice, questo consentirebbe l'avvio di un autentico cammino di dialogo e di unificazione delle grandi Confessioni della Chiesa Cristiana esistenti nel Mondo . Se questo scenario auspicabile si dovesse configurare, sono convinto che si aprirebbe una "Porta Santa", capace di portare ad un nuovo Concilio, dove verrebbero riformate le modalità dei riti, come avvenne nel Concilio Vaticano II, oltre che la giurisprudenza Pontificia e le relative norme che regolano la vita della Chiesa. Papa Francesco dice che il suo Pontificato potrebbe non essere lungo, io penso che si riferisca ad un tempo necessario per vedere realizzato questo cammino. Anche il precedente Concilio, con la grande riforma che portò in dote,  fu scandito da due Papati. Un Pontefice che viene dall'altra parte del Mondo, che è un Gesuita, sceglie il nome di Francesco e adotta un metodo Benedettino per il suo stile di vita: che dire, se non che è un capolavoro dello Spirito Santo Paraclito, il quale ha operato nel Conclave portando lo strumento di rinnovamento della Chiesa  quando era necessario, e che ha ispirato il coraggio di Benedetto XVI nel rassegnare le Sue dimissioni. Caro Papa Francesco, come ci esorti a fare, prego per te ogni giorno.

Un caro saluto a tutti e un augurio per una felice Domenica delle Palme

da ELLEBASTA.

martedì 3 marzo 2015

L'essenza, una parola un concetto.





L’essenza, una parola che esprime un concetto. 

Non tante parole hanno questa prerogativa nella lingua Italiana, lo hanno molte parole Tedesche, Inglesi, Francesi e Spagnole; la lingua Italiana è meno dotata di termini concettuali, possiede ugualmente parole nel vocabolario stupende tra queste io amo infinitamente “l’essenza”. Questo vocabolo racchiude al suo interno, altri espressioni come: esclusività, tradizione, bontà, ( intesa come eccellenza di un prodotto ), ricchezza. L’essenza dà l’idea della piccola quantità, i nonni dicevano: “nella botte piccola sta il vino buono”, la saggezza contadina insegnava che con le grandi quantità di prodotto era complicato fare grande qualità. Chi come me ha la passione di produrre aceto balsamico, sposa senza condizioni questa regola. Nei moltissimi anni di lavorazione e invecchiamento, nelle botti grandi c’è l’aceto giovane; il raccolto dopo il periodo di maturazione e travaso da una botte all'altra, si concentra in una piccola botte da 10 litri questa è l'essenza dell'aceto. Anche in questo caso i contadini insegnano che "la bontà dell’aceto deriva da quello dato in dono agli angeli", la traduzione di questo pensiero ha a che fare con il processo di evaporazione, che avviene nei mesi caldi, da questo procedimento di depurazione rimane l’essenza dell’aceto il balsamico. Un’immagine romantica che mi ha sempre fatto riflettere : - è merito degli angeli se abbiamo la grazia di questo prodotto straordinario. Il concetto essenza a mio avviso ricomprende la parola personalità; che è il valore o il disvalore dell’uomo, questa caratteristica muta negli anni e si affina proprio come l’aceto balsamico. Nella mia professione invecchiando ho capito che: - la grossa azienda e la grande azienda, hanno due caratteristiche inconciliabili, e, sempre mi è capitato che i grandi volumi d’affari non coincidessero con grandi profitti, questo a mio avviso è l’essenza in campo imprenditoriale. Ultima considerazione in merito a questo termine che mi spingo a fare è in campo politico: - ho molti Amici politici che svolgono con grande passione il loro compito Istituzionale, con altrettanto grande spirito di servizio si battono per il bene comune ma convivono con un grandissimo problema, debbono fare i conti con il consenso per attrarre volti ed ottenere la maggioranza. Uno di loro un giorno mi parlava di una sua sconfitta, aveva proposto un’ottima Legge ma non era stata promulgata, in quanto non aveva ottenuto il sostegno della maggioranza, si rammaricava per questo dicendo: - caro Luca il gioco della politica si vince con le maggioranze non proponendo buone soluzioni o buone Leggi. Quel giorno ho capito che avrei continuato a fare politica, ma non sarei mai stato un politico; men che meno un eletto. La “democrazia” intesa come regola di vita sociale ha una stortura, non ammette che una buona soluzione o una buona Legge, possa essere concepita da una minoranza. L’essenza, è una parola meravigliosa, anche la sua sonorità è bella, tra le 900 parole di uso comune che utilizziamo abitualmente per esprimerci non è ricompresa, questo è un argomento per affermare che è un concetto elitario. 

Ho condiviso volentieri con voi questa riflessione, ora vi saluto augurandovi una buona nuova giornata, a presto da ELLEBASTA.


domenica 1 marzo 2015

2015 per non dimenticare .....









Ci sono temi incredibilmente difficili da trattare, un campo scivoloso nel quale nessun individuo con una propensione al mestiere di politico, si vuole avventurare. Il tema è: - l’odio razziale che ha portato ai genocidi, agli stermini delle pulizie etniche nella vecchia Europa negli ultimi 100 anni oltre che il coinvolgimento in questo della bella Italia; i crimini più orrendi che un uomo abbia potuto ideare in nome della religione o della fede politica. Di questi fatti che non sono del passato ma odierni, cerchiamo di dimenticarcene creandoci l’alibi che appartengano ad un periodo storico che non ci appartiene, o , ci appartiene solo qualora vogliamo rappresentare una parentela con chi ha subito questi immani scempi, quindi di riflesso noi stessi siamo vittime di questo triste avvenimento; che in verità non ci ha per nulla coinvolto ne danneggiato. Noi Europei, non parliamo volentieri dei tragici eventi che hanno interessato tutta la Popolazione Europea dal 1915 in poi, è troppo presto per parlare di storie che coinvolgono persone ancora viventi o i loro discendenti di prima generazione. Le atrocità che oggi vediamo perpetrate in territori attigui al nostro e che ci permettiamo di giudicare e stigmatizzare come se non fossimo anche Noi in parte responsabili di quelle guerre, di quel terrorismo, di quelle atrocità. La guerra non ha mai un movente ideologico ma sempre economico, il far passare come motivazione ideale la costruzione di un conflitto è voler umanizzare un comportamento violento, che di umano non ha nulla. La beffa più grande è costruire a tavolino i conflitti per poi lavarsi la coscienza partecipandoci con azioni umanitarie volte solo a dare argomenti alternativi all’opinione pubblica, camuffando le vere ragioni; oltre che accreditare se stessi ed assoggettare le Nazioni nelle quali interveniamo in nome di una finta morale e bontà d’animo. Se volessimo fare una dietrologia dal 1915 ad oggi di tutte le nefandezze perpetrate per mano di nostri connazionali in armi, ci accorgeremo che nascerebbe un elenco di date funeste numericamente impressionanti; cento anni di stermini che partono dalla prima guerra mondiale, con una tregua apparente con gli ultimi fatti della guerriglia terroristica del 2.000, atto finale di un trentennio di lotta armata sul territorio Italiano. Non scordiamoci che non è finita, le mafie in Italia uccidono ogni giorno. Anche sulle responsabilità siamo tutti protagonisti in negativo: fascisti, ebrei, comunisti, anarchici, mafiosi; appartenenze usate per identificare un nemico, noi stessi. Riflettendo su questi fatti: direi che i protagonisti le “manovalanze del crimine”, sono di fatto le pedine consapevoli, di chi muove le fila e ha la responsabilità sulla regia della vita sociale mondiale. Un protagonista che utilizza la vita dei suoi concittadini come vittime sacrificabili all'altare del compimento di un disegno mondialista, questa trama ha bisogno di destrutturare la società al fine di innestare una nuova linea economico / politica, quindi dare vita ad un assetto diversamente sostenibile, che si stacca con nettezza dalle ideologie e dalle fedi del passato. Una società con nuovi bisogni, con una nuova geografia internazionale, con nuovi equilibri geo - politici, oltre che una demografia rimodellata per distribuzione delle etnie sui territori, ed aggiustata nei numeri che vedrebbe un aumento della popolazione insostenibile per il nostro Pianeta già, nel 2030. Ammetto ci sono temi incredibilmente difficili da trattare e non mi appassiona parlare dei crimini: della prima guerra mondiale, degli Italiani nelle campagne neo colonialiste in Africa, dei fatti della seconda guerra mondiale che vedevano come protagonisti aggressori: Tedeschi ed Italiani con i relativi ruoli politici (nazisti e fascisti), il terrorismo in Italia, le stragi di mafia, l’aggressione del Libano da parte degli Israeliani con intervento Italiano come forza di pace, questa data storica ha dato il via alla stagione dei nostri interventi con i contingenti all’estero attivi in varie parti del mondo, a controllare guerre o emergenze umanitarie. Altri argomenti non mi appassionano: il fallimento del comunismo, quello del capitalismo, del consumismo, della crisi valoriale dello Stato di Israele con il conseguente contagio a tutte le Comunità Ebraiche nel mondo. Un tema diversamente mi appassiona: - sapere quando il “nuovo protagonista”, approderà sulla scena svelandoci il suo nome rivelandosi padrone dei nostri destini. Sono sicuro che presto questa rivelazione l’avremo, non ha senso per un economista speculatore appropriarsi di un bene deteriorato o irrimediabilmente scassato; oltre questo momento storico la destabilizzazione è arrivata al punto giusto per poter parlamentare e con diplomazia appropriarsi del bottino. Esiste infine un altro scenario, quello che ci ha mostrato il volto dell’ISIS, organizzazione creata e finanziata con il denaro dell’Occidente poi andata fuori controllo con le conseguenze che oggi conosciamo e viviamo, quanti virus sono stati creati in modo artefatto, nel mondo, seguendo questo format ? Il padrone del nostro destino ha l’antidoto per contrastare un contagio ? Quale è il livello numerico delle vittime sacrificabili per conseguire la vittoria del suo piano ? Quali saranno gli scenari di stili di vita sostenibile dopo la nuova spartizione dei territori ? Questi sopra citati sono le domande che mi intrigano. La mia lettura della storia di questi ultimi 100 anni è quella di un’invasione territoriale con vari periodi di allucinazioni collettive indotte; come gradirei avere le risposte alle mie domande, se conoscessi l’uomo dei numeri lo interrogherei su questo, purtroppo non si palesa ancora. Sapete quale è l’epilogo meno scontato alla storia che vi ho raccontato: - il protagonista che ha dato origine a tutto questo è morto, nessuno ha l’antidoto per fermare il contagio che è stato irradiato, oltre questa sciagura; nessun altro protagonista ha saputo sostituirlo. Leggete queste righe per quelle che sono; uno psicodramma non giudicante, un racconto di fantascienza o di fanta - politica, peggio un delirio di un patriota che vorrebbe festeggiare questi 100 anni con l’alba di una fratellanza mondiale, con principi: ugualitari, mutualistici, sociali, di sviluppo ed evoluzione armonici; rispettosi della ricchezza ambientale del nostro Pianeta, la nostra casa il primo bene che andrebbe conservato difendendolo a qualsiasi prezzo. Questi principi enunciati prevedono la lotta ad ogni forma di schiavitù. Quindi; uomo dei numeri se ci sei, giù la maschera.

Buona settimana a tutti da ELLEBASTA.