martedì 3 marzo 2015

L'essenza, una parola un concetto.





L’essenza, una parola che esprime un concetto. 

Non tante parole hanno questa prerogativa nella lingua Italiana, lo hanno molte parole Tedesche, Inglesi, Francesi e Spagnole; la lingua Italiana è meno dotata di termini concettuali, possiede ugualmente parole nel vocabolario stupende tra queste io amo infinitamente “l’essenza”. Questo vocabolo racchiude al suo interno, altri espressioni come: esclusività, tradizione, bontà, ( intesa come eccellenza di un prodotto ), ricchezza. L’essenza dà l’idea della piccola quantità, i nonni dicevano: “nella botte piccola sta il vino buono”, la saggezza contadina insegnava che con le grandi quantità di prodotto era complicato fare grande qualità. Chi come me ha la passione di produrre aceto balsamico, sposa senza condizioni questa regola. Nei moltissimi anni di lavorazione e invecchiamento, nelle botti grandi c’è l’aceto giovane; il raccolto dopo il periodo di maturazione e travaso da una botte all'altra, si concentra in una piccola botte da 10 litri questa è l'essenza dell'aceto. Anche in questo caso i contadini insegnano che "la bontà dell’aceto deriva da quello dato in dono agli angeli", la traduzione di questo pensiero ha a che fare con il processo di evaporazione, che avviene nei mesi caldi, da questo procedimento di depurazione rimane l’essenza dell’aceto il balsamico. Un’immagine romantica che mi ha sempre fatto riflettere : - è merito degli angeli se abbiamo la grazia di questo prodotto straordinario. Il concetto essenza a mio avviso ricomprende la parola personalità; che è il valore o il disvalore dell’uomo, questa caratteristica muta negli anni e si affina proprio come l’aceto balsamico. Nella mia professione invecchiando ho capito che: - la grossa azienda e la grande azienda, hanno due caratteristiche inconciliabili, e, sempre mi è capitato che i grandi volumi d’affari non coincidessero con grandi profitti, questo a mio avviso è l’essenza in campo imprenditoriale. Ultima considerazione in merito a questo termine che mi spingo a fare è in campo politico: - ho molti Amici politici che svolgono con grande passione il loro compito Istituzionale, con altrettanto grande spirito di servizio si battono per il bene comune ma convivono con un grandissimo problema, debbono fare i conti con il consenso per attrarre volti ed ottenere la maggioranza. Uno di loro un giorno mi parlava di una sua sconfitta, aveva proposto un’ottima Legge ma non era stata promulgata, in quanto non aveva ottenuto il sostegno della maggioranza, si rammaricava per questo dicendo: - caro Luca il gioco della politica si vince con le maggioranze non proponendo buone soluzioni o buone Leggi. Quel giorno ho capito che avrei continuato a fare politica, ma non sarei mai stato un politico; men che meno un eletto. La “democrazia” intesa come regola di vita sociale ha una stortura, non ammette che una buona soluzione o una buona Legge, possa essere concepita da una minoranza. L’essenza, è una parola meravigliosa, anche la sua sonorità è bella, tra le 900 parole di uso comune che utilizziamo abitualmente per esprimerci non è ricompresa, questo è un argomento per affermare che è un concetto elitario. 

Ho condiviso volentieri con voi questa riflessione, ora vi saluto augurandovi una buona nuova giornata, a presto da ELLEBASTA.


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