sabato 6 dicembre 2014

Specchi asseni.

1° SPECCHIO ESSENO: 
“la nostra presenza nel momento presente”
 Il primo Specchio Esseno sostiene che “ciò che viviamo è l’immagine di quello che noi siamo nel presente”.
Chi ci è vicino, chi ci circonda, chi incontriamo, ci rimanda quello che stiamo vivendo/provando/sentendo nel presente.
Per esempio, se stessimo vivendo un periodo di forte rabbia, finiremo per incontrare e stringere relazioni con persone molto arrabbiate!
Se stessimo vivendo un periodo di forte depressione, finiremo per incontrare e stringere relazioni con persone tristi, infelici, depresse. Allora, se siete circondati da relazioni “nocive”, chiedetevi: COSA STA RISPECCHIANDO DI ME QUESTA PERSONA?  Solitamente, è sufficiente individuare l’aspetto di quella persona che maggiormente vi crea disagio e domandarvi se vi appartiene in quel momento della vostra vita.
IL 2° SPECCHIO ESSENO: 
“cosa giudichiamo nel momento presente”
Il secondo Specchio Esseno ha una qualità simile alla precedente ma è un po’ più sottile. Anziché riflettere ciò che siamo, ci rimanda ciò che noi giudichiamo nel momento presente.
Per esempio, se siete a contatto con persone che vi provocano una forte frustrazione, rabbia o tensione chiedetevi: MI STANNO MOSTRANDO COSA GIUDICO IN QUESTO MOMENTO?
Infatti, a volte, siamo fortemente impegnati in un progetto, un ideale, una mission di vita che finiamo per contrapporci a tutto ciò che potrebbe ostacolare quel progetto/ideale!
Per esempio, posso essere fortemente impegnato nella tutela e difesa degli animali abbandonati. Di conseguenza mi capiterà spesso di giudicare male e con violenza coloro che non hanno la mia stessa sensibilità. E’ in questo caso che può verificarsi il 2° specchio Esseno: la vita di metterà di fronte persone che continuamente ti appaiono come poco sensibili nei confronti degli animali.
IL 3° SPECCHIO ESSENO: 
“cosa ho perso di me?”
Questo è uno specchio, a mio avviso, molto utile e importante!
Quante volte ti è capitato di incontrare persone che hanno subito attirato la tua attenzione?
E’ stato sufficiente incrociare gli sguardi e dentro di te è successo qualcosa di magico e intenso. Una voglia irrefrenabile di conoscere quella persona.
Alla presenza di questa persona, che forse non conosciamo nemmeno, sentiamo come una scossa elettrica, forse anche la pelle d’oca sulla nuca o sulle braccia.
Che cosa è successo? Amore a prima vista? Può essere… oppure:
Il terzo Specchio Esseno, sostiene che quando questo accade, avviene perché l’altra persona ha qualche nostra qualità, qualche aspetto del nostro carattere, che abbiamo perso con il tempo. E’ come se, con il passare del tempo, con l’aumentare delle responsabilità, con l’aumentare degli anni, perdiamo o dimentichiamo qualcosa che ci appartiene (leggerezza, passionalità, gioiosità, vivacità, etc) e il terzo specchio Esseno serve a ricordarcelo!
Se vi trovate in presenza di  qualcuno e, per qualche motivo inspiegabile, sentite l’esigenza di passare del tempo con quella persona, ponetevi una domanda: CHE COSA HA QUESTA PERSONA CHE IO HO PERDUTO, HO CEDUTO, O MI È STATO PORTATO VIA?
IL 4° SPECCHIO ESSENO: 
“le relazioni come dipendenze”
Il quarto Specchio Esseno è legato alle nostre dipendenze. Non solo dipendenze dall’alcool, dal fumo, o dalla droga, ma anche le dipendenze da alcuni modelli comportamentali: manie di controllo, pulsione all’ordine, dipendenza dal successo, etc.
Spesso, infatti,  nel corso degli anni ci accade di  adottare dei modelli di comportamento che poi diventano tanto importanti  da farci riorganizzare il resto della nostra vita per accoglierli. Sovente tali comportamenti sono compulsivi, creano dipendenza.
Il Quarto specchio ci permette di osservare noi stessi in uno stato di dipendenza e compulsione.  Attraverso la dipendenza e la compulsione, noi rinunciamo lentamente proprio alle cose a cui  teniamo di più.  Facciamo posto a queste dipendenze e sostituiamo quello che di più caro abbiamo.
Osserviamo la nostra vita e le nostre “dipendenze” e chiediamoci: COSA STANNO SOSTITUENDO? Di cosa o di chi stanno prendendo il posto?
IL 5° SPECCHIO ESSENO: 
“Il rapporto con DIO”
Pensate al rapporto che avete con Dio. Quali convinzioni avete nei suoi confronti, quali credenze, quali aspettative! Ora, osservate se ci sono similitudini e somiglianze con il rapporto che avete con i vostri genitori.
È come se, il rapporto che avete con i vostri genitori terrestri rifletta il rapporto che avete con i vostri “genitori celesti”.
Per esempio, se  pensate che Dio vi giudica e non è contento di voi, probabilmente pensate lo stesso dei vostri genitori! Se voi pensate che Dio non si è mai davvero preso cura di voi, che non ha fatto abbastanza per voi, probabilmente, pensate la stessa cosa dei vostri genitori..
 Il 5 specchio esseno, riflette il modo in cui voi pensate che Dio vi concepisca o come voi concepite il Creatore!
Questo specchio è forse il  più potente in assoluto, perché ci permetta di vedere, più profondamente degli altri, la ragione per cui abbiamo vissuto la nostra vita in un dato modo.
IL 6° SPECCHIO ESSENO: 
“l’oscura notte dell’anima”
Anche se il nome di questo sesto specchio esseno può sembrare infausto, in realtà, esso è estremamente positivo e potenziante!
Secondo questo sesto specchio, quando nella vita ci accade qualcosa di molto terribile, qualcosa di molto grande, è perché siamo pronti a passare al nostro “livello successivo”, siamo pronti a sperimentare e mettere in campo tutte le nostre abilità.
Questo specchio, si basa sul principio che “dio non ci dà mai più problemi di quanti non riusciamo a sopportarne?”
Quando la vita è più dura, quando ci vengono poste delle sfide più alte nel campo della salute, dei rapporti umani o della sopravvivenza è perché noi stessi ci siamo creati quelle situazioni solo dopo aver accumulato tutti gli strumenti necessari a tirarcene fuori con grazia.
Fino a che non abbiamo fatto nostri quegli strumenti non ci troveremo mai nelle situazioni che ci richiedono di dimostrare determinati livelli di abilità.
Quindi, da questa prospettiva, le sfide più alte della vita, quelle imposte ci dai rapporti umani e forse  anche dalla nostra stessa sopravvivenza, possono essere percepite come delle grandi opportunità a nostra disposizione, per saggiare la nostra  abilità, anziché come dei test da superare o fallire.
E’ proprio attraverso lo specchio della notte oscura dell’anima che vediamo noi stessi nudi, senza alcuna corazza o protezione illusoria che ci siamo nel tempo costruiti!
 Nella mia esperienza professionale è uno degli aspetti più importanti e al tempo stesso più difficili da far “comprendere.” È difficile poter pensare che un ostacolo, una difficoltà, una disavventura possano essere qualcosa di positivo per noi. Vi è una certa resistenza a prendere in considerazione che qualcosa che ci ha fatto soffrire, ci serva a maturare e, soprattutto, come dice il 6° specchio, a passare al nostro livello successivo di crescita.
IL 7° SPECCHIO ESSENO: 
“Dio non fa errori”
Il settimo specchio esseno è il più difficile.  E’ lo specchio che ci chiede di ammettere la possibilità  che ciascuna esperienza di vita, a prescindere dai suoi risultati, è di per sé perfetta e naturale.  A parte il fatto che si riesca o meno a raggiungere gli alti traguardi che sono stati stabiliti per noi da altri, siamo  invitati a guardare i nostri  successi nella vita senza paragonarli a niente. Senza usare riferimenti esterni di nessun genere.
Nella prospettiva di questo specchio ci viene  chiesto di ammettere la possibilità che ogni aspetto della nostra vita personale – qualsiasi aspetto  – sia perfetto così com’è. Dal nostro aspetto fisico, ai nostri risultati in ambito scolastico, aziendale o sportivo.
Il settimo specchio esseno ci chiede di ricercare la perfezione nell'imperfezione della vita. E ci ricorda che spesso siamo noi i nostri critici più agguerriti.
Inoltre, per valutare il nostro successo o fallimento, misuriamo i nostri risultati facendo uso di un  metro esterno.  Ci paragoniamo a qualcuno o qualcosa che è fuori e che non appartiene a noi!
Allora dobbiamo chiederci: 
QUALE METRO DI VALUTAZIONE STIAMO USANDO? A QUALI PARAMETRI STIAMO FACENDO RIFERIMENTO?

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