Cammini per il centro della Città, osservi i passanti, non li
puoi conoscere approfonditamente. Li osserviamo e sappiamo solo che non sono tutti uguali; di un
individuo a prima vista noti i suoi vestiti e l’atteggiamento, che fa dell'uomo o della donna un individuo elegante o inelegante. Se è vero che un
pensatore quando pensa; assume una posa da pensatore è altrettanto vero che l’abito
non fa il monaco ma aiuta. Ovvero: il vestito che si indossa provoca un
condizionamento nel proprio modo di vivere di interagire comunicando, per
questo motivo il mestiere dello stilista era un’arte importante. Chi sceglieva
Valentino, Missoni, Versace, Ferrè, Hermes, sapeva il significato di quella
scelta l'accoglimento di un segno distintivo sociale, di più aveva scelto di vivere: Valentino, Missoni, Versace, Ferrè, Hermes. Per questo appropriarsi di una
identità mutuata; il consumatore era disposto a pagare. Sì, non si pagava solo
la qualità di una sartoria maniacale nei confronti della qualità della materia
prima e della manifattura, la griffe non era sostanzialmente solo un marchio di
qualità, era soprattutto: comunicazione, arte, appartenenza. Con l’avvento dell’industria
e un benessere diffuso, questi valori fondanti di un “mestiere”, sono stati seppelliti
dalla necessità di produrre quantitativi di abiti che diventano stracci da li a
breve. L’arte dello stilista era costruire e disegnare vestiti eterni, con l’avvento
del brand, la mission è produrre “stracci”, se possibile che trasmettano
anonimato, eccesso, import abilità. Una collezione dura 5
mesi, un assurdo, come dire: - caro cliente fino a cinque mesi orsono pensavo
nero oggi penso rosso e se per caso il nero ti piace ancora, sei un cretino.
Una vera schizofrenia imposta da questi stracciaroli. Ma chi ha detto che tutti
gli individui hanno diritto ad indossare, tutti hanno diritto di vestire, chi
ha una sensibilità e un carattere può portare un abito. Non è un fatto di
prezzo intendiamoci gli “stracci” spacciati per abbigliamento sono
esageratamente costosi, il prezzo del cartellino è l’unico valore percepito dal
consumatore che sceglie dal mercato, quindi sciente e cosciente se un bene di
consumo costa molto vale molto. Ma chi è oggi lo stilista: - non voglio
generalizzare ma molti stilisti non sono altro che ignoranti esecutori di un
delitto, quello di rendere inguardabile il passante, del quale anche se
analizzi il suo look mai sarai in grado di immaginare un suo profilo
caratteristico. Indiciamo una petizione, rivogliamo che gli stilisti, tornino
ad essere artisti per fare e farci sognare. Luca
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