domenica 14 dicembre 2014

Vi presento un Amico, Rolando Rivi.



Nato a San Valentino, frazione di Castellarano, secondo dei tre figli di Roberto Rivi e Albertina Canovi, entrò nel seminario di Marola nell'autunno del 1942 ma nel 1944, in seguito all'occupazione tedesca del paese, fu costretto a ritornare a casa. Non smise però di sentirsi seminarista né di indossare l'abito talare, nonostante il parere contrario dei genitori preoccupati per i gesti di odio antireligioso diffusi nella zona: gli atti di violenza e le uccisioni di sacerdoti diverranno infatti in quel periodo molto comuni.

Il 10 aprile 1945 fu preso da un gruppo di partigiani comunisti  che costrinsero il ragazzo quattordicenne a seguirli nella boscaglia. Ai genitori fu lasciato un bigliettino con scritto "Non cercatelo. Viene un attimo con noi partigiani" . Dopo tre giorni di percosse, umiliazioni e sevizie, lo uccisero a colpi di pistola in un bosco di Piane di Monchio, frazione di Palagano.
Seguendo le indicazioni di alcuni partigiani, comprese quelle dello stesso assassino, la sera del 14 aprile Roberto Rivi e don Alberto Camellini, curato di San Valentino, ne ritrovarono la salma che presentava il volto coperto di lividi, il corpo martoriato e le due ferite mortali, una alla tempia sinistra e l’altra all'altezza del cuore. L'indomani lo trasportarono a Monchio, dove ebbe esequie e sepoltura cristiane.
Dopo la Liberazione, il 29 maggio 1945 la salma fu traslata e tumulata nel cimitero di San Valentino, con l'omaggio di tutti i parrocchiani. Essendo divenuta la sua tomba meta di pellegrinaggi, il 26 giugno 1997, con una solenne cerimonia, gli venne data nuova sepoltura all'interno della chiesa di San Valentino, nel sacrario dei parroci della pieve.
La beatificazione.
Dopo una serie di guarigioni riconosciute come miracolose dalla Chiesa cattolica, in quanto ottenute con la sua intercessione, il 7 gennaio 2006 è stata aperta dall'arcidiocesi di Modena la sua causa di canonizzazione. Nel maggio 2012, la competente commissione vaticana dei teologi "censori" ha approvato la validità del suo martirio in odium fidei. Il 28 marzo 2013 papa Francesco autorizza la Congregazione per le cause dei santi a promulgarne il decreto che ne riconosce il martirio.Questo, martire bambino è il protettore dei chierichetti. Ho conosciuto un suo amico, ha oggi 83 anni fa il Prete a Bologna, mi ha raccontato della sua amicizia con quel seminarista della sua esuberanza e la passione per il gioco del pallone.Del racconto mi ha colpito il rimarcare della sua fede e la consapevolezza che vestire quell'abito lo ponesse in pericolo. Ma è stato fedele sino all'ultimo alla sua vocazione morendo per questo.
La fedeltà un'Uomo la può testimoniare con un sacrificio estremo, questo a Rolando è stato fatale, non è morto per un ideale ma bensì per testimoniare la sua Fede.


Luca 

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