giovedì 18 dicembre 2014

Il percorso della trottola ha a che fare con energia ed equilibrio. Vi propongo il testo.




IL PERCORSO DELLA TROTTOLA.
Osservate la trottola che gira e va veloce: è apparentemente splendida, se colorata provoca illusioni. A quella enorme velocità la trottola non avanza di un millimetro, non fa un passo. Dobbiamo smarcarci da questa modalità di non percorrere un cammino, il nostro obiettivo è diventare diversi dalla trottola. Il pellegrino passo dopo passo compie tanta strada, “ ogni viaggio inizia con un passo”. La trottola ha la certezza che nel non muoversi eviterà di incontrare ostacoli e non corre rischi. Il pellegrino rischia, si interroga, evolve. L’uomo ha la vocazione al nomadismo, a mettersi in gioco, ha il dovere di porre in essere tutte le azioni possibili per perseguire la ricerca della perfezione e contribuire alla trasformazione o conservazione del mondo nel quale vive. Siamo nati per essere pellegrini. La trottola impiega un’enorme energia per ruotare, questo stato consente a lei l’equilibrio, il pellegrino acquisisce l’equilibrio con il viaggio. La trottola vuole essere ammirata, l’uomo deve diventare capace di autorevolezza ed invisibilità; il potere lo si possiede quando questo status è invisibile a tutte le persone che interagiscono con noi. Per il bene, il potere lo si deve esercitare in silenzio, con cautela. Per contrapporlo al male, il potere occorre saperlo dominare. Il potere utilizzato per offendere è la dichiarazione irrevocabile della propria sconfitta, se perseverato questo comportamento distruttivo accompagna alla propria morte di essere spirituale. Il potere è la forza di non esercitarlo, il potente non è consapevole di esserlo, è consapevole chi interagisce con lui e gli attribuisce questo ruolo. Il cammino della trottola se osservato pone una riflessione riguardo alla velocità. Fissate un punto della trottola in movimento e seguitelo: è impossibile. Provate ora ad osservare la trottola che gira e descrivete la sua superficie: è impossibile. Non accettate un mondo che vi costringe alla velocità impedendovi l’osservazione, la curiosità, la meditazione, la costruzione di un’opinione ponderata maturata con la giusta calma. Donatevi un cammino a velocità “calma”, questa è la misura del saggio che costruisce la sua casa sulla roccia, che sa porre in essere comportamenti incisivi oltre a perseguire la giustizia nella propria vita. L’energia consumata dalla trottola per mantenersi in equilibrio è elevatissima  rispetto al risultato di tempo nel quale mantiene stabilità. L’energia, per la trottola che non compie un passo, è uno spreco. L’energia, per il pellegrino, è il patrimonio che gli consente di ambire alla prosecuzione del cammino. La trottola è un utilizzatore di energia,  l’uomo è spiritualità, che è energia. Negli anni ho riflettuto molto su questo, sono arrivato alla conclusione che la trottola spreca energia e io sono energia. La trottola che spreca energia è nemica mia. Osservate intorno a voi quanti “Fratelli trottola” individuate! Ditegli: “Sono tuo nemico ma voglio aiutarti a cambiare, mi interessi, ti indico una modalità diversa per ottenere l’equilibrio ed iniziare il nuovo cammino. Ti ho gridato! Non ignorarmi, non è giusto mi stai consumando l’energia e cadrai comunque”.
Nonostante i buoni propositi di offrirvi in aiuto alla trottola, non necessariamente l’intento sarà premiato: il male si veste da trottola per sfidarvi. Ignorate la trottola che non vi dà ascolto, allontanatevi da lei non fatevi coinvolgere dalla sua rotazione ma pregate per una sua conversione. La preghiera è un’energia efficace, che vi consente di non abbandonare nessun Fratello. Ho scoperto che l’amicizia, come la preghiera, la si può donare anche a chi è nemico. Il nemico non ha l’obbligo di accettare questi doni, ma non resterà mai  né indifferente, né escluso dal beneficio.

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