sabato 7 febbraio 2015

Notizie dal cantiere.



Mentre continua il cantiere a Sassuolo per la nostra casa definitiva (la prossima settimana pubblicheremo le prime foto). Nascono pensieri non solo progettuali e di logistica organizzativa, oltre iniziare il lavoro con lo staff. Nella fatica di dover seguire tutto dall'ospedale il pensiero di questi giorni era a chi dedico questa iniziativa, ho pensato quello che segue.

Il Blog,"Virus” è Dedicato:

A mia Nonna Bianca. Per quanto mi ha voluto bene. Perché ho capito tardi il valore di quei suoi gesti quando scriveva sul libricino le ore che mio Nonno Quinto lavorava di straordinario, avevano entrambi il dono che permetteva loro di trasformare la straordinarietà in ordinarietà.
A mio Nonno Quinto, un Uomo dal grande coraggio; uno che sapeva fare le cose bene, le ha fatte bene per tutta la sua vita. Un galantuomo dal cuore d’oro.
A Gianni Zanetti. L’Avvocato. In Studio non potevi nemmeno pensare di contraddirlo nel ragionamento: lui ti sentiva, sì, sentiva il rumore dei tuoi pensieri e si incazzava, se erano a lui avversi. Nella sua rigidità morale cattolica, un giorno mi rivelò il suo motto, il vecchio orso la sapeva lunga: "Luca" - mi disse: - “ non c’è cosa più brutta al mondo, di una donna brutta”. Ricorderò, per quanto viva, il nostro viaggio a Rodi, il primo di tanti. Lui lo sa, sono molto arrabbiato; se n'è andato senza salutare, non si fa.
A Bongiovanni Lauro. “Il Bongio”, un giorno d’Estate dalla spiaggia di Riccione, mattina ore 6 con la bassa marea passeggiavamo, profetizzò: - caro Luca, molto presto la Finanza creerà una crisi del credito, le cambiali che hanno costruito l’Italia non avranno più valore, per l’Italia sarà la fine. Era un’estate del ‘90. Il mondo non sarà più come prima, non potrai più rimanere qui in spiaggia a pensare che si potrebbe fare un ponte, e che gli abitanti delle due coste lo percorrerebbero per riunirsi, conoscersi, piacersi, amarsi, odiarsi. Il mistero del "cosa c’è dall'altra parte di questa spiaggia" finirebbe creando opportunità. Negli anni ’60 avremmo pensato questo, trovato i soldi in prestito e il ponte lo avremmo costruito davvero. Perché noi dopo la guerra abbiamo fatto così, pensavamo all'Autostrada del Sole e l’abbiamo fatta, pensavamo di scavare una strada che bucasse l’Appennino e abbiamo scavato fino a bucarlo. Le Città erano tutte bombardate, rase al suolo: le abbiamo ricostruite. Siamo andati sulla luna. Come ? Perché c’era la fiducia e il credito, il rischio era un valore, non un disvalore. L’azzardo è per i matti, il rischio per i temerari, il conservatorismo per i vigliacchi. Tutto tra poco cambierà dei tuoi desideri nessuno saprà che farsene, non sono una priorità. Ma ricorda Luca, noi non possiamo fermarci, continua a venire qui ogni tanto e pensa a questo ponte, pensa a come lo vorresti fare, alla sua estetica, alla sua utilità; e ragiona sulla tua volontà: se non perderai volontà e speranza, dopo la mia morte un giorno ci rincontreremo e Noi insieme questo ponte lo costruiamo. Anche Lui un giorno durante una delle nostre camminate mi diede un consiglio sul rapporto con le Donne. Mi disse: - Luca, le Donne amale, rispettale e ricordati, non fare lo sbadato, alle Donne devi sempre dare un regalino: un bracciale, un foulard, una collana, un anello. Ma se non hai questa attenzione, puoi essere un bel ragazzo ma dopo il periodo della passione se non hai queste attenzioni, le perdi. Potrai essere un loro amico, ma il momento di magia finisce nel momento che tu dimentichi questa attenzione. Bongio era uno che di Donne se ne intendeva, nel 1969 era stato sulla cronaca Nazionale, per una scazzottata con Valter Chiari, la donna contesa era Alida Valli. Conservo ancora Cosmopolitan, con la notizia e le foto di loro due che fanno a botte in Viale Ceccarini.

Il motivo di questa dedica: mi sono sempre sentito irriconoscente o meglio in debito nei confronti di questi miei parenti. La Bianca, per avermi insegnato la dignità e l’attenzione agli altri. Quinto, per avermi trasmesso la voglia di lavorare con dedizione, per avermi tramandato il culto dell’importanza alla puntualità degli impegni presi. L’Avvocato, per avermi maltrattato quanto basta con affetto, e per tutto il tempo che mi ha dedicato a discutere del come condurre una trattativa e del come redigere un contratto, quando farlo, se valeva la pena di portare a termine un'incarico. Bongio, è stato per me la mia “musa del disincanto”. Avrei scoperto questo anni dopo, o meglio ogni minuto di vita che ho vissuto dopo la sua morte. Anche sul rapporto con le Donne aveva ragione. E dire che la mattina che mi rivelò il suo pensiero, per l’ indignazione ero pronto a litigarci, non lo feci solo per il rispetto che gli portavo, oltre che per la sua età.

Questa dedica è un piccolo un atto di risarcimento a queste quattro Persone che si sono prese cura di me negli anni, il nostro amore era reciproco, ma mai dichiarato, per un pudore che era nel costume di quegli anni, a quei tempi dichiarare i propri sentimenti tra adulti e ragazzi non era cosa buona da fare, si guastava il rapporto di autorevolezza. Ho la percezione, a volte, che loro sappiano della mia sofferenza, che dopo la loro dipartita ho avuto una vita dura, ma ho sempre combattuto senza mai mollare. L’episodio di questo ricordo che mi rattrista di più: non ho potuto salutare nessuno dei quattro quando se ne sono andati, ma verrà un giorno che, come profetizzava il Bongio, saremo di nuovo tutti insieme.

Buona Domenica a tutti, da ELLEBASTA.

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